Wednesday, November 10, 2010

CHE FATICA....

...certi giorni. non sai proprio come fare, come comportarti di fronte a questi esseri umani che vogliono volare sul mondo. ma tu lo sai, che non sono ancora pronti, per andarsene da soli. lo sai, e cerchi di spiegarglielo. ma niente, loro non ne vogliono sapere, di ascoltarti. loro si sentono grandi, pronti ad afrontare il mondo, là fuori. ti accusano pure di essere un'egoista, una bigotta, perchè non li molli da soli ad affrontare la vita! e così ti verrebbe proprio voglia di mollarli davvero da soli, in mezzo a questo mondo di merda. ma gli vuoi bene. e così ti asciughi le lacrime, un po' di rabbia e un po' di tristezza. e riparti. con le colate, le menate, le litigate. ma che fatica certi giorni, figli miei......

Friday, November 05, 2010

SONO UNA BLOGGER SCADENTE!!!!

sì, perchè scrivo qui sopra una volta ogni morte di papa. e così si perdono i pezzi per strada. ma non sono mai stata una grande amante dei diari segreti, preferivo vivere le esperienze e ricordarmele dentro...perchè adesso di cose da raccontare ce ne sarebbero una marea e mezza. e non saprei proprio da dove cominciare. e come finire. è passata un'estate diciamo diversa, mi sono finalmente schiodata da questo lavoro che non amo più, per poter fare qualcosa che mi ha dato enormi soddisfazioni, anche se non ha avuto un vero e proprio seguito. ma questo campo estivo per bambini ed adolescenti, così doveva essere: nove settimane, nada mas (e per fortuna, o io e la ziagabry saremmo morte!!!!). poi si è tornati alla vita di tutti i giorni (non senza essere prima partiti per il portogallo. anche qui, strano viaggio....mah...). il fatto è che la suddetta vita di tutti i giorni per me è tutto tranne che routine: ogni giorno mille questioni, mille problemi, mille emozioni, non per forza negative. e insomma, alla fine siamo arrivati qui, dove fare un sunto veloce risulta difficile, quindi scelgo di riportare la cosa più importante, la più impegnativa, che più mi "succhia" energia ma che tanto mi da: difficle spiegare, catalogare, dare un nome...diciamo che siamo un po' cresciuti in famiglia. perciò: benarrivato, chris.....

Thursday, May 13, 2010

FUORI UNO, AVANTI UN ALTRO

ieri è finito il progetto Filmamente: ci sarebbero tante considerazioni da fare a proposito, ma magari un'altra volta... Nel frattempo, Mercoledì scorso, il 5, è iniziato il Cineforum per adolescenti, che ci è costato veramente tanto, in termini di organizzazione, e non solo: quest'anno abbiamo voluto puntare più in alto, organizzando il famoso "seguirà dibattito", cioè chiamando dei relatori a parlare di problematiche che ci sembrano importanti, quali l'anoressia, l'immigrazione, la disabilità e la dipendenza. Abbiamo lavorato duro (a tempo perso, of course, sempre aggratis). E abbiamo lavorato bene, per colmare delle lacune oggettive (se qualcun altro parlasse di ciò ai ragazzi, non ci prenderemmo certo noi la briga di fare dei doppioni, visto il guadagno che ne abbiamo, pari allo zero assoluto). Ma, e c'è un MA grosso, il riscontro è troppo basso, i famosi presenti in sala sono troppo pochi, e mi chiedo il perchè, visto che comunque di pubblicità se n'è fatta (ieri c'era addirittura un articolo sul Bresciaoggi!). Nonostante la gratuità dell'evento; nonostante i relatori importanti....è proprio vero che nulla possiamo di fronte al superpotere del tubo catodico?? Io ormai non ho più molta fiducia nella mia generazione, in generale negli adulti: qui i giochi sono fatti. Ma noi abbiamo comunque il dovere di accendere i cervelli della generazione che arriva, non di addormentarli con isole e fratelli, grandi o famosi che siano! Spingiamo i nostri e gli altrui figli nell'abisso del pensiero proprio, ne avremo tutti da guadagnare!

Tuesday, April 13, 2010

FILMAMENTE: domani, vi aspettiamo!!!!

FILMAMENTE!

L'associazione 1 2 3 Stella invita tutti i bambini e le bambine a passare un pomeriggio insieme:
guardiamo un film e facciamo merenda!!

14/04 La gabbianella e il gatto

21/04 Azur e Asmar

28/04 Pinocchio di Comencini

5/05 Kirikù e la strega Karabà

12/05 La bottega di Mister Magorium

Vi aspettiamo alle 16:30 presso la saletta del Municipio di Villanuova s/C
Ingresso e merenda LIBERI E GRATUITI!!!!

Friday, April 09, 2010

SPAGNA DEL NORD IN CAMPER-AGOSTO 2008-SESTA (E ULTIMA!!) PARTE

A Madrid ci siamo diretti al campeggio vicino all’aeroporto, essenziale ma comodo per i mezzi pubblici, dato che la fermata della metro è davvero a pochi passi. Abbiamo scelto di visitare la città utilizzando il bus turistico aperto, ormai presente in ogni capitale (e non): diciamo che non è un mezzo economicamente conveniente, ma è effettivamente utile per chi non è mai stato nel posto da visitare, soprattutto perché è possibile effettuare delle fermate intermedie. Noi ad esempio siamo scesi al Palazzo Reale: anche questa volta la Spagna ci ha piacevolmente stupiti (ma che tristezza l’Italia!) dato che le famiglie con almeno tre figli non pagano nulla nei musei nazionali! Comunque sia, il palazzo merita una visita, ma ancora di più la merita l’annesso museo delle armi, che mostra, tra il resto, le armature di bambini e cavalli! Non abbiamo mancato, ovviamente, di visitare il Museo della Reina Sofia dove si può ammirare il Guernica: grande emozione, almeno proporzionale alla misura della tela! Qualcuno di noi, poi, ha scelto di fare una capatina anche al Museo del Prado; altri hanno visitato il Santiago Bernabeu (bello ma caro!); io sono rimasta con le ragazze nel parco del Retiro, nel centro della città, dove abbiamo affittato una barca a remi ed abbiamo navigato sul laghetto insieme alle papere, proprio come nei film romantici!!! Unico errore da non fare in Spagna, soprattutto nel centro-sud è arrivare sprovvisti di cibo e/o acqua nell’ora della siesta: non troverete un negozio aperto nemmeno a pagarlo oro! Sempre a proposito di cibo, mai avere fretta nei locali pubblici: se volete davvero entrare in sintonia con la gente del luogo (anche nella cosmopolita Madrid) rilassatevi, ma non arrivate nel ristorante scelto al limite della vostra sopportazione, o morirete certamente di fame!!!

IL PALAZO REALE DI MADRID
Dopo tre giorni (che non sono certamente sufficienti per visitare questa metropoli, ma tant’è) siamo partiti alla volta di Barcelona, città che io personalmente conosco abbastanza bene, ma non come camperista: noi ci siamo dovuti accampare in un campeggio sulle colline della città (eravamo praticamente nel bosco), abbastanza lontano, anche se collegato al centro da un bus navetta; qualcuno ci ha però riportato di aver sostato nel parcheggio ai piedi del Montjuic, dove parcheggiano i bus turistici. La nostra sistemazione, comunque, non era delle migliori, soprattutto per la distanza eccessiva dal centro: è vero che nelle grandi città difficilmente ci si può piazzare sotto monumenti principali, ma qui eravamo veramente molto distanti. Dato che, appunto, noi conosciamo abbastanza bene la capitale catalana, questa volta ci siamo spostati essenzialmente a piedi; le prime tappe “obbligate” sono state la Rambla, con i mille mimi ed artisti di strada; il mercato coperto, con le sue bancarelle dai mille colori; l’acquario, con il suo tunnel trasparente attraversato dagli squali; il Barrio gotico, con la sua cattedrale ed i suoi vicoli. La nostra avventura spagnola si è conclusa qui, perché nella notte alla piccola di casa si è alzata la febbre, perciò noi siamo ripartiti la mattina dopo; gli altri però sono rimasti per visitare essenzialmente le strutture di Gaudì (Parc Guell e Sagrada Familia). Barcelona, rispetto all’intero viaggio, si è rivelata una delusione: troppo piena di turisti, e conseguentemente non solo caotica ma anche carissima. Che peccato! E pensare che era una delle città dove, in gioventù, ci sarebbe piaciuto trasferirci…

AL MERCATO COPERTO DI BARCELONA
CONSIDERAZIONI FINALI: questo viaggio è stato davvero entusiasmante e i cinquemila chilometri percorsi non ci sono per niente pesati, anzi!!! Credo che uno dei segreti dell’ottima riuscita sia stato quello di alternare relax e natura a cultura e musei. Inoltre, ogni paesino, spiaggia o via del nord spagnolo si è rivelato una sorpresa, essendo completamente differente rispetto all’idea generale che abbiamo tutti di una Spagna mediterranea. Come già detto, solo Barcelona ci ha un po’ delusi, forse perché speravamo ormai di aver “schivato” il turismo di massa; o forse proprio per il ricordo “romantico” che ci era rimasto dal viaggio precedente. A parte ciò, rimane comunque uno dei migliori viaggi che abbiamo mai fatto, ovviamente anche grazie all’ottima compagnia!

Thursday, April 08, 2010

SPAGNA DEL NORD IN CAMPER-AGOSTO 2008-QUINTA PARTE

Dopo pranzo siamo partiti per una nuova destinazione: Finisterre, il luogo più occidentale dell’Europa continentale, nonché (avremmo scoperto una volta arrivati) tappa finale del cammino di Santiago. Infatti, al faro sulla punta estrema (non raggiungibile in camper se non in orari improbabili, tipo in piena notte!) ci sono dei bracieri dove i pellegrini bruciano i propri vestiti, alla fine del cammino stesso; il tutto con una vista sull’immensità dell’oceano che lascia veramente senza parole. Noi abbiamo parcheggiato i mezzi su un piazzale poco prima di arrivare al faro; qui abbiamo potuto anche rifornirci di acqua ad una fontanella, ma poi abbiamo deciso di scendere al paese per la notte: sulla strada parallela al mare, appena fuori dal centro, arrivando dal faro sulla destra, abbiamo trovato un parcheggio. Anche qui possiamo dire di aver passato una notte tranquilla; al mattino dopo, nonostante la temperatura glaciale del mare, ci siamo tuffati, dato che quello sarebbe stato l’ultimo bagno della vacanza. E per fortuna!!! Già, perché proprio un attimo prima di andarcene (quando si dice il destino…) abbiamo assistito ad uno spettacolo indimenticabile: un magnifico branco di delfini, proprio davanti a noi, saltando e giocando tra le onde dell’oceano!! Non so gli altri, ma per me è stata un’emozione davvero unica.

FINISTERRE
Dopo esserci ripresi da quell’incredibile momento, siamo ripartiti alla volta di Santiago de Compostela. Devo confessare che io non ero molto entusiasta all’idea di visitare una città che reputavo un tantino troppo “mistica” per i miei gusti. Ma mi sarei dovuta ricredere! Santiago è un luogo che sprigiona essenzialmente gioia: chi è lì (prete, suora, scout o semplice curioso, come noi) semplicemente … sorride. Tra l’altro le strade sono un enorme palcoscenico, e ad ogni angolo si possono ascoltare musicisti, vedere attori, sentire cantanti, guardare ballerini… Insomma, un luogo pieno di vita, di gente felice ad ogni età. Avevamo parcheggiato il camper davanti ad una scuola, appena prima della zona vecchia (anche qui senza problemi) ma abbiamo poi deciso di cenare in un localino tipico (la città in realtà ne è piena, e noi abbiamo scelto in base all’ispirazione del momento): anche qui una fagiolata leggera leggera e, a seguire, baccalà. In generale in Spagna non si spende molto per mangiare e cibo e vino sono buoni: ovviamente è sempre il caso di dare un’occhiata ai menù, sempre esposti fuori dal locale. La città, tra l’altro è notevole anche dal punto di vista architettonico: sarebbe difficile dire cosa sia più bello, tra la cattedrale, la piazza, i vicoli del centro…

PER LE STRADE DI SANTIAGO
Ma questo è niente: la tappa successiva sarebbe stata Salamanca, una città che sembra fatta di merletti, tanto sono elaborate le decorazioni dei palazzi, in particolare la porta d’ingresso dell’università, ma anche il chiostro, la basilica, la casa delle conchiglie (conchas…); insomma, una città davvero piena di storia (pare che sia qui che Isabella decise di finanziare il viaggio di Colombo, durante una visita alla figlia universitaria) e di architettura. Noi abbiamo preso un trenino turistico (fermata davanti alla cattedrale) con relativa audio guida. La città vale davvero una sosta, anche se non ci è stato possibile dormire nel parcheggio che avevamo trovato vicino all’ospedale: di giorno tutto bene, ma di sera è arrivata una pattuglia che non ha voluto sentire ragioni sul fatto che noi fossimo lì semplicemente posteggiati. Il poliziotto di turno ci ha mandati via senza tanti complimenti! E così abbiamo iniziato il viaggio verso Madrid, fermandoci a dormire in un piazzale sulla tangenziale. La strada che porta alla capitale è veramente suggestiva: sembra di essere nel Grand Canyon, con grandi gole scavate nella roccia rossa, in un paesaggio quasi desertico. Ci si rende conto di essere molto in alto solo quando si arriva nei pressi della città, perché la si vede dall’alto, in fondo ad una discesa ripidissima!

IL PORTALE DELL'UNIVERSITA' DI SALAMANCA

Sunday, March 28, 2010

SPAGNA DEL NORD IN CAMPER-AGOSTO 2008-QUARTA PARTE

Dopo questo tuffo incredibile nella storia del mondo, abbiamo deciso di concederci un altro tuffo, questa volta nell’oceano, visto che, finalmente, il sole ci baciava!!!! La giornata era un po’ ventosa, così, più che nuotare, abbiamo giocato tutto il giorno con delle onde che noi, poveri lacustri, non avevamo nemmeno mai sognato! Anche in questo caso gli spagnoli ci hanno stupito: a La Griega, come in qualunque altra spiaggia visitata, anche la più piccola e remota, sono presenti servizi igienici pubblici ed un presidio con bagnini e medici, nonostante l’accesso sia, ovviamente libero. E non sono certamente bagnini dormienti, dato che uno di loro, in modo davvero gentile, è venuto ad informarci che non era possibile usare il materassino gonfiabile, considerato rischioso a causa appunto del vento e delle onde. Visto che i camper erano parcheggiati praticamente sulla spiaggia, abbiamo trasferito il pranzo proprio in riva al mare, mentre la cena ce la siamo goduta in un’unica tavolata con una vista mare impagabile (altro che villaggio turistico!!!!).

CENA IN RIVA AL MARE

Il mattino dopo, inaspettatamente, il tempo ricordava l’otto Novembre: poco male, la strada da fare era ancora lunga e le cose da vedere erano molte; perciò siamo ripartiti, dopo aver caricato acqua da una fontanella (lo scarico delle grigie, come già detto, si è sempre rivelato un po’ problematico, ma abbiamo sempre cercato di effettuarlo creando meno danni possibili, cercando grate e tombini vari). Abbiamo deciso di fermarci a Luarca, delizioso paesino di pescatori con un bel mercato del pesce coperto e dei ristorantini ottimi (qui abbiamo mangiato una sorta di zuppa con fagioli, salsiccia e chissà cos’altro, mentre i piccoli pasteggiavano a spaghetti, appositamente preparati dal gentile cuoco!). dopo pranzo siamo saliti a piedi dalla strada principale fino al cimitero, che domina tutto l’oceano con una vista spettacolare; siamo poi scesi dalle scalette interne al paese che, arroccato così, ricorda alcuni borghi delle isole greche. Tornati al camper (avevamo lasciato i mezzi appena fuori dal centro, sotto il cavalcavia della ferrovia, in un grande parcheggio libero non asfaltato) siamo ripartiti in direzione As Catedrais: non ci sono parole per descrivere il paesaggio incredibile che si può ammirare dall’immenso parcheggio al di sopra dei faraglioni; e per fortuna che il parcheggio è grande, perché il numero di camper presenti era veramente elevato, così come il numero delle persone su e giù per le scalette che portano al mare! In effetti era un giorno festivo; probabilmente in un altro giorno ci sarebbe stata meno gente, anche se questo posto è comunque un’attrazione turistica, e a ragione! Anche questa volta il tempo non era dei migliori, anche se il cielo, ad un certo punto, ci ha regalato un fantastico arcobaleno! La temperatura non era prettamente estiva, ma i bambini non hanno resistito almeno a fare una passeggiata tra le altissime gole scavate dal mare, mentre la marea saliva velocissima! La fortuna ha voluto che i nostri mezzi potessero arrivare proprio al limitare del parcheggio che sovrasta le falesie di As Catedrais: luogo magnifico, vista insuperabile, natura superba e grandiosa, che fa sentire noi esseri umani come delle formichine che si affannano per nulla.
Come già detto, la sosta libera viene tollerata, a patto che i campeggi vicini siano al completo; così non era ad As Catedrais… Per questo alla sera una gentile (e quasi dispiaciuta) poliziotta si è presa la briga di scacciare tutti i camper, confessandoci appunto di essere stata chiamata dal padrone del campeggio vicino. Poco male: ci siamo trasferiti nel paesino poco distante; ma la mattina dopo, di buon’ora, siamo tornati sul “luogo del misfatto” per godere di un’altra giornata in questo luogo magico.


AS CATEDRAIS