Wednesday, March 24, 2010

SPAGNA DEL NORD IN CAMPER-AGOSTO 2008-SECONDA PARTE


BILBAO DALL'ALTO

Bilbao l’abbiamo guardata dall’alto: vista l’esperienza precedente, non abbiamo nemmeno tentato l’avvicinamento, proseguendo verso Laredo, dove siamo arrivati in serata; durante il viaggio siamo passati in mezzo al paese di Guernica (anche qui problemi di parcheggio non ci hanno permesso la sosta) e ci siamo fermati per un camper-service a Bermeo: nel parcheggio del cimitero, alla fine di una salita un po’ ripida, si trova una fontanella per il carico. Già che c’eravamo, siamo andati a cercare una spiaggia, per goderci il primo bagno spagnolo: subito dopo il camposanto una stradina ripida porta a degli scogli dove i più audaci possono tuffarsi. Devo dire che in quel momento ho pensato di aver fatto la scelta sbagliata, visto che questo non era certo il mare più adatto per le mie figlie, soprattutto per Sofia, che allora aveva otto anni: fortunatamente avrei avuto modo di rimangiarmi questo pensiero, già vedendo l’immensa spiaggia di Laredo: il fiuto infallibile del capitano della carovana ci ha guidati fino al parcheggio in fondo al paese, nel parcheggio di fronte ad un ristorante (detto il rifritto per via della puzza di olio che aleggiava a qualunque ora del giorno e della notte!). La spiaggia qui era veramente, come dire, oceanica: lunga, ma nemmeno tanto larga alla sera ma…sorpresa!! Il mattino dopo la spiaggia era raddoppiata, e costellata di magnifiche conchiglie: c’era la bassa marea!!!

LA SPIAGGIA DI LAREDO
Al mattino abbiamo preso una barca appena dietro il ristorante che ci ha portato di fronte al golfo in cinque minuti: eravamo a Santoña, un paesino, abbastanza caratteristico, dove si possono comprare le alici sotto sale o sott’olio, produzione tipica, anche nel passato. Attenzione: non so se sia stato un caso, ma noi abbiamo speso più per un gelato a testa che per carne e vino sufficienti a sfamare l’intera tribù durante una fantastica grigliata in riva al mare, pratica assolutamente tollerata dagli spagnoli, i quali si fanno generalmente i fatti loro, senza stressare né stressarsi con troppe regole o leggi (ad esempio, teoricamente il campeggio libero sarebbe vietato, ma raramente abbiamo avuto problemi in questo senso).
C’è da dire che il tempo atmosferico non è mai stato dei migliori: la mattina dopo la grigliata abbiamo deciso di ripartire, per via della pioggerella che scendeva. Le mie informazioni mi davano il paese di Santillana come imperdibile; ma anche questa volta la scarsità di parcheggio ha deciso per noi. Poco male: sulla via del ritorno, ci siamo imbattuti in un cartello che recitava “Cueva de Altamira”: il museo, con relativo filmato esplicativo, è molto interessante, anche se il nostro maledetto cervello (o almeno, il mio), sapendo che stavamo visitando una ricostruzione della grotta e non l’originale, non si è lasciato coinvolgere fino in fondo. Trovandosi a passare da quelle parti, però, la visita vale comunque la pena, assolutamente.

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